Poetessa francese. Collaborò alla terza serie del
Parnasse (1876). Vicina alla filosofia voltairiana, studiosa tenace di
letterature orientali, classiche e moderne, conciliò nei suoi versi,
ispirati ad antiche leggende o di argomento filosofico, tematiche romantiche
(doloroso pessimismo, rinuncia a ogni felicità nel mondo fisico come in
quello dell'al di là) con un rigore formale parnassiano. La sua
rappresentazione del problema del dolore, senza compensazioni illusorie, senza
compiacimenti ma senza vie di fuga, il suo stoicismo ateo e pessimistico la
ricollegano a De Vigny e, idealmente, a Leopardi. Visse per lo più a
Nizza e Parigi, con brevi viaggi in Inghilterra e in Italia, che però non
hanno lasciato segni importanti nella sua poesia. Tra le opere:
Poesie
filosofiche (1871),
Pensieri di una solitaria (1882),
Racconti in
versi (Parigi 1813 - Nizza 1890).